I Coronavirus e la scienza delle forze oscure parla delle più diffuse e condivise, in ambito scientifico, teorie su come possa realmente essere nato il Covid-19, a partire dal Coronavirus della Sars, primo a compiere il salto della specie creando un’epidemia a inizio anni zero. Le ipotesi che vi presento hanno portato molti a parlare di complotto, anti-complotto e ogni possibile derivazione, ma comunque la vogliate pensare credo che conoscerle non possa fare del male a nessuno, al contrario dei virus di cui trattano. Quando non è un fake, la conoscenza è sempre utile e necessaria.
Prima di tutto parliamo della definizione “la scienza delle forze oscure”, coniata da Don De Lillo nel suo “Underworld”, romanzo meraviglioso e capolavoro della letteratura americana contemporanea.

Da Underworld:
“C’è una parola in italiano. Dietrologia*. Sarebbe la scienza di quello che sta dietro a qualcosa. A un fatto sospetto. La scienza di ciò che sta dietro a un fatto.”
“Loro hanno bisogno di questa scienza. Io non so che farmene.”
“Non so che farmene neanch’io. Te lo sto solo raccontando.”
“Io sono americano. Vado alle partite di baseball” disse.
“La scienza delle forze oscure. Evidentemente loro pensano che questa scienza sia abbastanza legittima da richiedere un nome.”
“Bah. La sai una cosa? A gente che ha bisogno di una scienza del genere, potrei degnarmi di dire che noi abbiamo scienze vere, scienze difficili, e non abbiamo bisogno di scienze immaginarie.”
“Ti stavo solo dicendo la parola. Sono perfettamente d’accordo con te, Sims. Ma la parola esiste.”
“C’è sempre una parola. Probabilmente c’è anche un museo. Il Museo delle Forze Oscure. Ci tengono un milione di fotografie indistinte. Oppure la mafia l’ha fatto saltare in aria?”
*dietrologia (in italiano nel testo originale)
I Coronavirus e la scienza delle forze oscure: il virus Sars

Nel 2003 il biologo russo Sergei Kolesnikov espose le prime teorie su un complotto alla base del coronavirus Sars. Lo scienziato russo negava la possibilità che il virus Sars si fosse sviluppato autonomamente perché era un mix del tutto nuovo in natura e il materiale genetico di cui si componeva era totalmente sconosciuto: tutte osservazioni che portavano a pensare al Sars come a una costruzione artificiale fatta in laboratorio. A rendere più concrete le ipotesi è stato il fatto di non essere riusciti ad individuare il focolaio del virus, e quindi una possibile prova che il virus Sars sia stato infiltrato in varie zone della Cina ed Asia. L’ipotesi di Kolesnikov fu condivisa da molti altri scienziati. Tong Zeng, cinese, sempre nel 2003, scrisse un libro dove correlava il virus Sars con una cooperazione medico-genetica fra Cina e USA avvenuta nel 1998. In quell’ambito furono raccolti dagli americani 5000 campioni di DNA di gemelli dizigoti e monozigoti di etnia cinese, presi da 22 diverse province cinesi; scopo della raccolta americana, secondo il libro, era quella di trovare le debolezze nel DNA di quelle etnie, in modo da creare un’arma biologica per colpirle.
Il Covid-19 di Wuhan

Poco prima che esplodesse la nuova epidemia in Cina, nell’ottobre 2019, si sono svolti, proprio nella provincia di Wuhan, i Giochi delle Forze Armate, con atleti provenienti da tutto il mondo. A posteriori, sono stati in molti i cinesi, fra scienziati e autori dei maggiori siti internet nazionali, ad accusare gli Stati Uniti di aver mandato non una squadra di atleti ma gli agenti di una guerra biologica; infatti le prestazioni della squadra americana nei vari sport sembra siano state, diversamente da sempre, molto deludenti e al di sotto delle aspettative generali. Inoltre la loro residenza era vicina al mercato del pesce di Huanan, dove poi si è verificato il primo focolaio ufficiale di infezione da Covid-19.
Per quanto riguarda il contro-complotto, la versione diffusa negli Stati Uniti e a Taiwan sostiene invece che sia stata la Cina a sviluppare il virus, sia per testarlo che per incolpare gli USA.
I Coronavirus e la scienza delle forze oscure: Gain-of Function
Un’altra teoria sull’origine artificiale di questi virus non incolpa una super potenza piuttosto che un’altra ma un preciso settore della ricerca scientifica, chiamato Gain-of Function (GoF). Questo settore si occupa principalmente di creare agenti patogeni, immagino a fini bellici, con tutti i rischi che questo può comportare. Dice Il Fatto Quotidiano:
«È un campo controverso, quello della ricerca GoF, sia per la pericolosità che la creazione in laboratorio di nuovi patogeni pone, sia per la mancanza di trasparenza e di controllo da parte della società civile, specie in paesi poco trasparenti per definizione, come la Cina o la Russia. Ma anche gli Usa. Spesso si tratta di ricerche in ambito militare o secretate per questioni di sicurezza nazionale, oppure finanziate con fondi pubblici a seguito della pubblicazione di bandi, ma in assenza di una reale ed affidabile valutazione del rischio.»
Covid-19 e OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, invece, ha reso noto che il Covid-19 ha legami sicuri con altri coronavirus già noti, presenti nei pipistrelli Rhinolophus. Eppure, sottolinea l’Oms, la via di trasmissione agli umani resta poco chiara. Infatti se è vero che gli asiatici mangiano pipistrelli è anche vero che raramente i pipistrelli si trovano nei mercati, perché di solito vengono cacciati e subito venduti ai ristoranti. Il salto della specie, in breve, è qualcosa che in natura avviene di rado, e sempre dopo rapporti “coordinati e continuativi” fra individui vivi appartenenti alle due specie.
Al momento l’OMS sta cercando un secondo animale, responsabile, in teoria, di essere il tramite fra pipistrello e uomo, ma nessuno riesce ancora neanche ad immaginare quale possa essere l’animale transfert e quindi, chi fosse in attesa di un identikit animalesco, temo dovrà attendere.
I Coronavirus e la scienza delle forze oscure: mille anni di armi biologiche
Solo pochi esempi: nel Medioevo i cadaveri già in decomposizione venivano gettati con le catapulte nelle aree nemiche, o abbandonati nelle riserve d’acqua per avvelenarle. Famoso l’episodio del 1347, in Crimea, dove guerrieri tartari morti, di Ganī Bek, detto anche Khan dell’Orda d’Oro, furono lanciati oltre le mura della colonia genovese di Caffa (Ucraina); dal momento che i tartari erano morti di peste, sembra che questo episodio sia stato determinante perché la peste nera raggiungesse l’Europa.
In tempi più recenti, i Tedeschi, nel 1943 attuarono un attacco biologico contro gli Alleati e l’Italia in primis, infestando la provincia di Latina con il plasmodio della malaria. La cosa che dovrebbe far riflettere, in questo frangente, è che uno dei pochi motivi positivi per cui Mussolini viene ricordato è la decantata bonifica delle paludi pontine, ma nessuno racconta mai che, subito dopo, il suo amicone Hitler le ha contaminate di nuovo.
I Coronavirus e la scienza delle forze oscure: cinematografia
Sono tanti, forse troppi, i film e le serie tv dove un patogeno creato da industrie para-governative sfugge al controllo e mette in atto una pandemia che uccide, sotto forma di zombie, vampiri, virus, gente impazzita la maggioranza della popolazione. Impossibile citarli tutti. Fra le serie, ovviamente The Walking Dead. Fra i film abbiamo la saga Resident Evil, presa dall’omonimo videogame, con Milla Jovovich protagonista, Contagion di Soderbergh del 2011, 28 giorni dopo di Danny Boyle, 2002, La città verrà distrutta all’alba, di George Romero, 1973, il bello e claustrofobico It comes at night, di Terry Edward Shults, Train to Busan, coreano, 2016, Rec, spagnolo del 2007 e per finire i più recenti, Light of my life, del 2019, con Casey Affleck e l’horror surreale di Jim Jarmusch I morti non muoiono sempre del 2019.
Che dire? Dove c’è tanto fumo forse c’è anche un po’ di arrosto?
Covid-19 e Sun-Tzu
Il periodo attuale, dove le nuove guerre sono principalmente economiche, mi fa pensare che, i capi delle super potenze che minacciano di usare il nucleare e ne parlano spesso, lo facciano un po’ come un illusionista che mostri una mano per nascondere l’altra con cui sta effettuando il vero trucco. Tutti sappiamo che le nuove e ben più utili armi sono altre: quelle biologiche. Perché non lasciano traccia di chi le ha create e tantomeno diffuse e perché mettono in ginocchio un paese colpendolo nella sua umanità e senza lasciare fastidiose radiazioni.
Sun-Tzu, generale e filosofo cinese vissuto quasi tremila anni fa, ha scritto un meraviglioso libro taoista, dove parla di strategia di guerra e non solo. Alcune frasi tratte dal libro dovrebbero farci riflettere.

L’Arte della guerra di Sun Tzu
Questo appartiene a chi sferra un attacco:
“Impercettibile, quasi senza forma; misterioso, quasi senza rumore: così sei padrone del destino del nemico.”
“Induci il nemico ad assumere uno schieramento mentre tu rimani senza-forma; così sarai concentrato, lui si dividerà.”
“Finché la tua forma è nascosta il nemico rimane nel dubbio ed è costretto a dividere le truppe per controllare punti diversi.”
Questo, invece, è per chi, come noi è sotto attacco:
“Nel pieno del pericolo, i guerrieri non hanno paura e ricorrono a tutto il proprio valore. Se non c’è dove fuggire, staranno fermi; se sono impegnati fino all’ultimo, si batteranno fino all’ultimo; se non hanno alternative lotteranno”
Ridotti alla disperazione, si batteranno fino alla morte.