Covid19 e la trappola di Tucidide

Isaac Newton, Terza legge della Dinamica: Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria

In che modo hanno a che fare Covid19 e la trappola di Tucidide? Per parlarne bisogna prima fare un grande passo indietro e tornare in Grecia, dove Tucidide nacque, nel 460 a.C. ad Atene. In seguito Tucidide diventò famoso come storico, grazie principalmente alla sua lunga e complessa opera “La guerra nel Peloponneso”, ma fu anche uno stratega militare ateniese, di famiglia nobile e forte sostenitore di Pericle, e la guerra di cui scrisse la conosceva bene per averci partecipato attivamente.

Alla base della guerra in genere, secondo Tucidide, c’è la natura umana sempre alla ricerca di conquistare e accrescere (αὔξησις “áuxesis”) il proprio potere, in modo non dissimile dalla “volontà di potenza” di cui parlava Nietzsche. Questo trend che appartiene alla nostra specie porta la società umana politicamente organizzata a voler aumentare la propria potenza; quando due entità, in un territorio geografico definito (che, in ambito di globalizzazione è diventato il pianeta intero) tendono ad accrescere troppo il proprio potere si creeranno due poteri forti che finiranno, per forza, con l’entrare in conflitto. I trattati di pace potranno essere solo temporanei, le alleanze anche, perché il desiderio di annientare definitivamente il proprio nemico sarà sempre prevalente sul buonsenso.

La guerra nel Peloponneso scoppiò fra Sparta e Atene quando il potere di Atene stava crescendo troppo e troppo rapidamente, minacciando il predominio di Sparta. Ma, come ci spiega ancora Tucidide, per fare la guerra ci vogliono forti risorse economiche che verranno investite in armi, soldati, flotte e quant’altro: milizie che, a loro volta, verranno utilizzate per combattere e conquistare nuove risorse economiche e così via, in un ciclo di guerra eterna e sempre autorigenerante.

Covid19 e la trappola di Tucidide

La trappola di Tucidide

La “trappola di Tucidide, invece, è un’espressione creata da un politologo di Harvard, Graham Tillett Allison Jr. nel 2014 e poi sviscerata nel suo libro “Destined for war”. Allison dice: “Quando una potenza in rapida ascesa diventa un rivale per la potenza dominante, sorgono dei problemi. In undici dei quindici casi in cui questo accadde negli ultimi 500 anni il risultato fu la guerra” e continua spiegandoci che, già nel 2014, le Sparta e Atene del Peloponneso erano diventate gli Stati Uniti e la Cina.

“Oggi, una Cina in ascesa si attende e prevedibilmente pretende di avere più voce in capitolo nella soluzione delle differenze tra le nazioni. Per gli Stati Uniti, che si considerano il paese più potente, le richieste di revisione dello status quo suscitano preoccupazione.”

Lo stesso Presidente Cinese Xi Jinping, ad un gruppo di visitatori occidentali, aveva detto nel 2013 “Dobbiamo tutti lavorare insieme per evitare gli scenari evocati da Tucidide”

Un elefante pazzo nella cristalleria

Covid19 e la trappola di Tucidide

Ma nel novembre 2016 le cose si complicano: diventa Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che, a nome dell’America “uber alles” si muove come un elefante pazzo nella cristalleria della politica estera ed economica. Immaginate una vecchia sedia, antica ma molto scassata e mai restaurata; se ci salgo io, che sono alta 1,60 e peso 52 chili, già rischio di sfasciarla. Se ci sale qualcuno che pesa un quintale, la sedia si sfonda. Trump è stato quel quintale che ha abilmente sfasciato l’equilibrio già precario fra America e Cina, finendo nella trappola di Tucidide.

Conoscere la storia per non ripeterla

L’importanza della storia come fattore di conoscenza che, unico, può impedirci di ripetere gli stessi errori, non era stato utilizzato solo dall’antico storico ateniese. Antonio Gramsci diceva:

“Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla.”

Winston Churchill: “Più si riesce a guardare indietro, più avanti si riuscirà a vedere.”

Eppure, anche a distanza di 2500 anni dall’avvertimento di Tucidide, pur conoscendo molto bene la storia, continuiamo a ripeterla. Se ci soffermiamo a leggere articoli di politica internazionale o finanziaria pubblicati fin dal 2018 ma soprattutto a metà 2019, vediamo come la scellerata politica di Trump (che certamente di Tucidide non ha mai sentito parlare) sia stata distruttiva nei confronti della Cina ma, parimenti distruttiva nei confronti di buona parte dell’imprenditoria americana.

Covid19 e la trappola di Tucidide: Agosto 2019

Voglio citare principalmente un articolo pubblicato su Class China Economic Information Service del 19 agosto 2019:

L’attuale tentativo degli Stati Uniti che hanno avviato una guerra commerciale senza precedenti, si sta trasformando in una guerra valutaria e nessuno può prevedere fino a che punto le parti in gioco si potranno spingere oltre.

Intanto l’industria americana ha iniziato a soffrire le conseguenze di questa guerra delle tariffe, che colpisce soprattutto le maggiori industrie: quella automobilistica, in particolare, dato che la Cina ha aumentato le tariffe sulle automobili prodotte dagli Stati Uniti che entrano nel paese dal 15% al 40% come ritorsione alle tariffe statunitensi.

Quindi aziende come Tesla, ma anche GM che paradossalmente produce in patria i motori installati sulle proprie automobili assemblate in Cina, proprio per preservare i posti di lavoro in patria. Ma anche i prezzi delle auto prodotte negli Usa aumenteranno per gli statunitensi a causa della percentuale di contenuti importati dalla Cina utilizzati nella produzione locale.

Anche l’hi-tech subisce l’impatto dell’aumento dei dazi e dei divieti imposti da Trump. I produttori di chip e i produttori di elettronica dipendono dalla Cina per le vendite, come NVIDIA Corp. (NVDA), Micron Technology (MU) e Intel Corp. (INTC), produttori di semiconduttori che si troveranno presto fuori dal grande mercato. Altro settore che si trova gravemente danneggiato è l’agricoltura perché la Cina rappresenta il quarto mercato per le esportazioni americane. Le politiche aggressive di Trump stanno quindi danneggiando principalmente gli stessi Stati Uniti: nonostante giugno sia stato il primo mese completo con più alti dazi su 200 miliardi di dollari di beni cinesi, il trade surplus della Cina con gli Stati Uniti è aumentato dell’11% rispetto al mese precedente, secondo dati Reuters..”

Quello che è poi accaduto – molto in breve – è che Trump, invece di tornare sui suoi passi, il 3 agosto 2019 ha imposto dazi del 10% su altre importazioni cinesi del valore di 300 miliardi di dollari, cosa che ha costretto la Banca Centrale Cinese, il 5 agosto, a svalutare lo yuan per sostenere le sue esportazioni, e da lì è partita una cascata trofica che ha colpito molto duramente i mercati e le economie di tutto il mondo compresa la stessa borsa americana: un terremoto con tanto di tsunami.

L’arte della guerra

Covid19 e la trappola di Tucidide: Sun-Tzu e l'Arte della Guerra
Covid19 e la trappola di Tucidide: Sun-Tzu e “L’Arte della Guerra”

Quell’inizio di agosto del 2019 è stato come uno spartiacque, l’annuncio di qualcosa di terribile che sarebbe accaduto di lì a poco, in un modo o nell’altro e senza alcun dubbio, ma nessun telegiornale, nessuna Lilli Gruber con i suoi ospiti famosi e strapagati, nessun politico di destra o di “sinistra” è riuscito nemmeno a sussurrare:

“Ehi! Qui stiamo per crollare in un baratro! Se non facciamo qualcosa di utile – right here right now – ci sarà una guerra! Ehi! Avete mai sentito parlare di Tucidide o lo conoscono solo ad Harvard?”

Ma no, tutti i nostri media, come sempre, erano troppo presi dall’appassionante osservazione del proprio ombelico: Salvini, la Lega, Di Maio, le Sardine, la Raggi, Renzi, l’immondizia e tutte le altre italiche stronzate. Il famoso saggio che indica la luna mentre tutti questi imbecilli non riescono nemmeno a guardare il dito.

E dopo tre mesi, puntualmente, la guerra è scoppiata. Cosa vi aspettavate? Un fallout nucleare? No, lascia tracce sporche ed evidenti. Militari in assetto da guerra, portaerei, elicotteri, la fanteria trasportata da aerei cargo? Non siamo mica in Viet-Nam. Bombardamenti con uranio impoverito? Non siamo in Serbia. Prigionieri deportati a Guantanamo? I cinesi non sono mica l’Isis, amici miei.

Basterebbe aver letto, se non Tucidide, almeno Sun-Tzu, per capire come ragionano, da millenni, i cinesi:

“Sono impreparati: attacca. Non se lo aspettano: fai la tua mossa.”

E ancora: “Lo schieramento e la strategia: non divulgarli. Chi ha dalla sua molti fattori strategici vantaggiosi, vince; chi ne ha pochi perde: quanto più sarà sconfitto chi non ha a suo favore nessun fattore strategico.” (da L’Arte della Guerra)

Covid19 e la trappola di Tucidide: ipotesi “fantascientifiche”

Covid19 e la trappola di Tucidide: la nuova arma
Covid19 e la trappola di Tucidide: la nuova arma

Una guerra biologica, che nessuno si immaginava potesse accadere (sempre per incapacità di guardare più a nord del proprio ombelico) era decisamente la strategia vincente. Un virus che non ha niente di naturale e sembra nato proprio per massacrare l’economia del nemico: ecco il nostro Peloponneso.

Naturalmente le mie sono solo ipotesi “fantascientifiche”. Però, avendo facoltà di continuare ad ipotizzare, direi che:

1 Se dovessi scommettere dei soldi su chi ha estratto il virus dal vaso di Pandora, punterei su: la Cina, insieme a una serie di poteri forti americani e asiatici, che non potevano permettersi il lusso di altri quattro anni di Trump, e che, con la pandemia, si sono abbondantemente ripresi i miliardi che Trump gli aveva fatto perdere. Il vecchio “cui prodest”.

2 Se dovessi ringraziare qualcuno per il meraviglioso periodo che stiamo vivendo, ringrazierei il signor Trump e tutti gli idioti che l’hanno portato al potere.

3 Se da tutto questo dovesse uscire almeno una cosa buona, si spera sia la non-rielezione di Trump.

4 La speranza, sicuramente vana, è che i cinesi siano in possesso del vaccino anti Covid19 fin dall’inizio, e una volta eliminato Trump dalla Presidenza, tirino fuori il vaccino dal nascondiglio e lo vendano al resto del mondo. Fino alla prossima trappola di Tucidide, dove Sparta sarà la Cina e Atene è ancora incognita, chiamiamola x.

I Coronavirus e la scienza delle forze oscure

I Coronavirus e la scienza delle forze oscure parla delle più diffuse e condivise, in ambito scientifico, teorie su come possa realmente essere nato il Covid-19, a partire dal Coronavirus della Sars, primo a compiere il salto della specie creando un’epidemia a inizio anni zero. Le ipotesi che vi presento hanno portato molti a parlare di complotto, anti-complotto e ogni possibile derivazione, ma comunque la vogliate pensare credo che conoscerle non possa fare del male a nessuno, al contrario dei virus di cui trattano. Quando non è un fake, la conoscenza è sempre utile e necessaria.

Prima di tutto parliamo della definizione “la scienza delle forze oscure”, coniata da Don De Lillo nel suo “Underworld”, romanzo meraviglioso e capolavoro della letteratura americana contemporanea.

Coronavirus e la scienza delle forze oscure: citazioni da Underworld di De Lillo

Da Underworld:

“C’è una parola in italiano. Dietrologia*. Sarebbe la scienza di quello che sta dietro a qualcosa. A un fatto sospetto. La scienza di ciò che sta dietro a un fatto.”

“Loro hanno bisogno di questa scienza. Io non so che farmene.”

“Non so che farmene neanch’io. Te lo sto solo raccontando.”

“Io sono americano. Vado alle partite di baseball” disse.

La scienza delle forze oscure. Evidentemente loro pensano che questa scienza sia abbastanza legittima da richiedere un nome.”

“Bah. La sai una cosa? A gente che ha bisogno di una scienza del genere, potrei degnarmi di dire che noi abbiamo scienze vere, scienze difficili, e non abbiamo bisogno di scienze immaginarie.”

“Ti stavo solo dicendo la parola. Sono perfettamente d’accordo con te, Sims. Ma la parola esiste.”

“C’è sempre una parola. Probabilmente c’è anche un museo. Il Museo delle Forze Oscure. Ci tengono un milione di fotografie indistinte. Oppure la mafia l’ha fatto saltare in aria?”

*dietrologia (in italiano nel testo originale)

I Coronavirus e la scienza delle forze oscure: il virus Sars

Severe acute respiratory syndrome (SARS Virus), computer artwork.

Nel 2003 il biologo russo Sergei Kolesnikov espose le prime teorie su un complotto alla base del coronavirus  Sars. Lo scienziato russo negava la possibilità che il virus Sars si fosse sviluppato autonomamente perché era un mix del tutto nuovo in natura e il materiale genetico di cui si componeva era totalmente sconosciuto: tutte osservazioni che portavano a pensare al Sars come a una costruzione artificiale fatta in laboratorio. A rendere più concrete le ipotesi è stato il fatto di non essere riusciti ad individuare il focolaio del virus, e quindi una possibile prova che il virus Sars sia stato infiltrato in varie zone della Cina ed Asia. L’ipotesi di Kolesnikov fu condivisa da molti altri scienziati. Tong Zeng, cinese, sempre nel 2003, scrisse un libro dove correlava il virus Sars con una cooperazione medico-genetica fra Cina e USA avvenuta nel 1998. In quell’ambito furono raccolti dagli americani 5000 campioni di DNA di gemelli dizigoti e monozigoti di etnia cinese, presi da 22 diverse province cinesi; scopo della raccolta americana, secondo il libro, era quella di trovare le debolezze nel DNA di quelle etnie, in modo da creare un’arma biologica per colpirle.

Il Covid-19 di Wuhan

I Coronavirus e la scienza delle forze oscure: giochi mondiali forze armate a Wuhan
Giochi Mondiali delle Forze Armate a Wuhan, Cina, ottobre 2019

Poco prima che esplodesse la nuova epidemia in Cina, nell’ottobre 2019, si sono svolti, proprio nella provincia di Wuhan, i Giochi delle Forze Armate, con atleti provenienti da tutto il mondo. A posteriori, sono stati in molti i cinesi, fra scienziati e autori dei maggiori siti internet nazionali, ad accusare gli Stati Uniti di aver mandato non una squadra di atleti ma gli agenti di una guerra biologica; infatti le prestazioni della squadra americana nei vari sport sembra siano state, diversamente da sempre, molto deludenti e al di sotto delle aspettative generali. Inoltre la loro residenza era vicina al mercato del pesce di Huanan, dove poi si è verificato il primo focolaio ufficiale di infezione da Covid-19.

Per quanto riguarda il contro-complotto, la versione diffusa negli Stati Uniti e a Taiwan sostiene invece che sia stata la Cina a sviluppare il virus, sia per testarlo che per incolpare gli USA.

I Coronavirus e la scienza delle forze oscure: Gain-of Function

Un’altra teoria sull’origine artificiale di questi virus non incolpa una super potenza piuttosto che un’altra ma un preciso settore della ricerca scientifica, chiamato Gain-of Function (GoF). Questo settore si occupa principalmente di creare agenti patogeni, immagino a fini bellici, con tutti i rischi che questo può comportare. Dice Il Fatto Quotidiano:

«È un campo controverso, quello della ricerca GoF, sia per la pericolosità che la creazione in laboratorio di nuovi patogeni pone, sia per la mancanza di trasparenza e di controllo da parte della società civile, specie in paesi poco trasparenti per definizione, come la Cina o la Russia. Ma anche gli Usa. Spesso si tratta di ricerche in ambito militare o secretate per questioni di sicurezza nazionale, oppure finanziate con fondi pubblici a seguito della pubblicazione di bandi, ma in assenza di una reale ed affidabile valutazione del rischio.»

Covid-19 e OMS

Pipistrello Rhinolophus, considerato dall'OMS un possibile trasmissore di Covid-19 all'uomo
I Coronavirus e la scienza delle forze oscure: Pipistrello Rhinolophus

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, invece, ha reso noto che il Covid-19 ha legami sicuri con altri coronavirus già noti, presenti nei pipistrelli Rhinolophus. Eppure, sottolinea l’Oms, la via di trasmissione agli umani resta poco chiara. Infatti se è vero che gli asiatici mangiano pipistrelli è anche vero che raramente i pipistrelli si trovano nei mercati, perché di solito vengono cacciati e subito venduti ai ristoranti. Il salto della specie, in breve, è qualcosa che in natura avviene di rado, e sempre dopo rapporti “coordinati e continuativi” fra individui vivi appartenenti alle due specie.

Al momento l’OMS sta cercando un secondo animale, responsabile, in teoria, di essere il tramite fra pipistrello e uomo, ma nessuno riesce ancora neanche ad immaginare quale possa essere l’animale transfert e quindi, chi fosse in attesa di un identikit animalesco, temo dovrà attendere.

I Coronavirus e la scienza delle forze oscure: mille anni di armi biologiche

Solo pochi esempi: nel Medioevo i cadaveri già in decomposizione venivano gettati con le catapulte nelle aree nemiche, o abbandonati nelle riserve d’acqua per avvelenarle. Famoso l’episodio del 1347, in Crimea, dove guerrieri tartari morti, di Ganī Bek, detto anche Khan dell’Orda d’Oro, furono lanciati oltre le mura della colonia genovese di Caffa (Ucraina); dal momento che i tartari erano morti di peste, sembra che questo episodio sia stato determinante perché la peste nera raggiungesse l’Europa.

In tempi più recenti, i Tedeschi, nel 1943 attuarono un attacco biologico contro gli Alleati e l’Italia in primis, infestando la provincia di Latina con il plasmodio della malaria. La cosa che dovrebbe far riflettere, in questo frangente, è che uno dei pochi motivi positivi per cui Mussolini viene ricordato è la decantata bonifica delle paludi pontine, ma nessuno racconta mai che, subito dopo, il suo amicone Hitler le ha contaminate di nuovo.

I Coronavirus e la scienza delle forze oscure: cinematografia

Resident Evil, 2002, con Milla Jovovich

Sono tanti, forse troppi, i film e le serie tv dove un patogeno creato da industrie para-governative sfugge al controllo e mette in atto una pandemia che uccide, sotto forma di zombie, vampiri, virus, gente impazzita la maggioranza della popolazione. Impossibile citarli tutti. Fra le serie, ovviamente The Walking Dead. Fra i film abbiamo la saga Resident Evil, presa dall’omonimo videogame, con Milla Jovovich protagonista, Contagion di Soderbergh del 2011, 28 giorni dopo di Danny Boyle, 2002, La città verrà distrutta all’alba, di George Romero, 1973, il bello e claustrofobico It comes at night, di Terry Edward Shults, Train to Busan, coreano, 2016, Rec, spagnolo del 2007 e per finire i più recenti, Light of my life, del 2019, con Casey Affleck e l’horror surreale di Jim Jarmusch I morti non muoiono sempre del 2019.

Che dire? Dove c’è tanto fumo forse c’è anche un po’ di arrosto?

Covid-19 e Sun-Tzu

Il periodo attuale, dove le nuove guerre sono principalmente economiche, mi fa pensare che, i capi delle super potenze che minacciano di usare il nucleare e ne parlano spesso, lo facciano un po’ come un illusionista che mostri una mano per nascondere l’altra con cui sta effettuando il vero trucco. Tutti sappiamo che le nuove e ben più utili armi sono altre: quelle biologiche. Perché non lasciano traccia di chi le ha create e tantomeno diffuse e perché mettono in ginocchio un paese colpendolo nella sua umanità e senza lasciare fastidiose radiazioni.

Sun-Tzu, generale e filosofo cinese vissuto quasi tremila anni fa, ha scritto un meraviglioso libro taoista, dove parla di strategia di guerra e non solo. Alcune frasi tratte dal libro dovrebbero farci riflettere.

I Coronavirus e la scienza delle forze oscure: Sun-Tzu

L’Arte della guerra di Sun Tzu

Questo appartiene a chi sferra un attacco:

“Impercettibile, quasi senza forma; misterioso, quasi senza rumore: così sei padrone del destino del nemico.”

“Induci il nemico ad assumere uno schieramento mentre tu rimani senza-forma; così sarai concentrato, lui si dividerà.”

“Finché la tua forma è nascosta il nemico rimane nel dubbio ed è costretto a dividere le truppe per controllare punti diversi.”

Questo, invece, è per chi, come noi è sotto attacco:

“Nel pieno del pericolo, i guerrieri non hanno paura e ricorrono a tutto il proprio valore. Se non c’è dove fuggire, staranno fermi; se sono impegnati fino all’ultimo, si batteranno fino all’ultimo; se non hanno alternative lotteranno”

Ridotti alla disperazione, si batteranno fino alla morte.

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